Un festival vivo e vibrante, dove il pensiero può scorrere senza briglie, da ben 25 anni capace di favorire l’incontro e il confronto tra ideologie e generazioni e valorizzare i luoghi più belli del territorio, con eleganza e competenza e con uno sguardo sempre attento al contemporaneo e alla riflessione.
Da venerdì 26 agosto a domenica 4 settembre torna L’ultima luna d’estate, festival del teatro popolare di ricerca che in questa sua 25esima edizione ha come tema la libertà.
Anche quest’anno, quindi, teatro nelle cascine, nei parchi e nelle ville del Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone, nelle provincie di Lecco e di Monza e Brianza.
In programma per domenica 4 settembre a Missaglia “REPUBBLICA”, di e con Filippo Garlanda.
Racconto costituzionale
Mi muove la meraviglia che provo nel leggere e rileggere la Costituzione della nostra repubblica che, con le parole profonde ed esatte di una poesia o di un canto preso dalle labbra del popolo, c’insegna le cose che sono di tutti e come farle fiorire.
Mi muove il respiro profondo che nasce nell’apprendere cos’è il lavoro, nel sapere che è di tutti e che ognuno può e deve, addirittura, trovarne uno che sente proprio, nel quale impiegare le migliori energie per realizzare sé stesso e contribuire al progresso degli altri che insieme vivono nella società, per costruire questa società, che sia giusta, accogliente, spaziosa e bella.
2 giugno 1946: le donne votano. Mi muove l’emozione delle donne che nel 1946 hanno votato per la prima volta, di quelle che partecipando alla lotta partigiana hanno costruito, creato, inventato la democrazia e che poi sono state elette e hanno scritto la Costituzione, come Teresa Mattei, la più giovane deputatessa italiana.
Mi muove anche la rabbia per chi è morto prima e la Costituzione non ha fatto in tempo a scriverla, come i sette fratelli Cervi, mi muove l’impotenza dei poveri, degli ultimi, dei diversi, degli stranieri che nel loro paese non hanno una Costituzione come la nostra.
Mi muove, infine, la gioia di raccontare cantando, di riscrivere e rielaborare il canto popolare perché parli e risuoni anche per noi, oggi.
C’era una volta un re seduto sul sofà
che disse alla sua serva “raccontami una storia”,
la serva incominciò:
Morale della storia: dove ci sono i re, ci sono i servi. Poveri. Anzi, più spesso le serve. E’ semplice. La vita, intendo, è semplice così: comanda uno solo e fa il bello e il cattivo tempo. Così noi non dobbiamo pensare al tempo, né allo spazio, né al cibo, né alla giustizia, né all’istruzione né a niente; tanto ci pensa il re, seduto sul sofà, che dice alla sua serva: raccontami una storia…
Durante la serata sarà consegnata una copia della Costituzione italiana a tutti i 18enni del Comune di Missaglia
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Monastero della Misericordia
via Misericordia
Missaglia