L’edizione 2025 di Percorsi nella Memoria ha per titolo “Nuovi ordini. L’Europa secondo il nazifascismo” perché vuole approfondire, con il suo consueto approccio multidisciplinare, i modelli d’Europa che i nazisti e i loro alleati hanno prima progettato e poi messo in atto durante gli anni Trenta e Quaranta.
Nuovi ordini sono i piani di espansione hitleriani per la costruzione di un grande spazio tedesco e nazista;
nuovi ordini sono i progetti per un’Europa fascista portati avanti dall’Italia di Mussolini;
nuovi ordini sono anche le disposizioni a cui hanno dovuto sottostare gli europei dominati dal nazifascismo durante gli anni del conflitto mondiale;
nuovi e violenti ordini sono stati quelli che hanno permesso la deportazione e lo sterminio degli ebrei, dei rom e dei sinti del nostro continente.
Ordini attuati sempre con il coinvolgimento di collaborazionisti, che per varie ragioni si sono schierati dalla parte degli occupanti, e un ordine, quello messo in atto da Hitler, che non era solo politico ma anche culturale, in grado di modificare radicalmente l’arte, l’architettura e l’urbanistica della nuova Germania “padrona d’Europa”.
Direzione scientifica a cura del Dott. Daniele Frisco
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abato 25 gennaio
Ore 16:00
CASATENOVO (LC)
Sala Consiliare del Palazzo Comunale – piazza della Repubblica, 7
Conferenza di GUSTAVO CORNI: “LA COSTRUZIONE DI UN NUOVO ORDINE EUROPEO. LA GERMANIA NAZISTA 1939-1944”
La guerra di conquista in senso strettamente militare, con i suoi enormi costi in uomini e risorse, così come il tentato sterminio della popolazione ebraica europea sono dal 1945 al centro dell’attenzione della storiografia internazionale e sono oggetto di riflessioni di carattere etico, religioso e politico. Ma il regime hitleriano aveva anche un altro fondamentale obiettivo, che si intreccia strettamente con le conquiste militari e con l’olocausto: la realizzazione di un nuovo spazio per il popolo germanico, considerato superiore, nell’Est del nostro continente. Un tema per lungo tempo trascurato dalla storiografia ma che rappresenta, forse, il vero e proprio primum movens della politica di Hitler e dei suoi seguaci: un esperimento che avrebbe dovuto coinvolgere milioni di persone nel ruolo di vittime o di coloro che avrebbero goduto di tutti i benefici del Lebensraum, lo spazio vitale. Grazie alle conquiste militari a Oriente esso avrebbe assicurato al popolo germanico, alla razza superiore, un durevole predominio su tutti i popoli considerati inferiori. A parlarne è uno dei più importanti esperti di Storia della Germania contemporanea: Gustavo Corni, già Professore Ordinario di Storia contemporanea all’Università di Trento.
Sala Consiliare
piazza Repubblica, 7
Casatenovo