La guerra in casa, perché colpisce i civili, le loro abitazioni, la quotidianità. La guerra in casa, perché allora come oggi scoppia nella nostra casa comune europea. La guerra in casa, perché uccide, devasta e cancella l’anima di uno dei simboli della civilizzazione umana: la città. La guerra in casa, perché entra nella nostra vita attraverso i media e gli sguardi e le storie di uomini e donne costretti alla fuga.
A distanza di trent’anni esatti dall’inizio, il 5 aprile del 1992, del lungo assedio di Sarajevo, prendiamo in prestito il titolo del libro di Luca Rastello per una rassegna di approfondimento dedicata proprio alle guerre jugoslave. Un percorso accompagnato, per tutta la sua durata, dalla mostra fotografica Shooting in Sarajevo, lo scorso aprile allestita proprio nella capitale della Bosnia Erzegovina e ora accolta nell’Antico Granaio di Villa Greppi, e fatto di incontri con storici, giornalisti e fotoreporter, per approfondire le guerre degli anni Novanta e rintracciarvi gli elementi utili a comprendere meglio ciò che accade nell’Europa contemporanea e in questa nuova guerra, scoppiata ancora una volta nel cuore del continente.
In programma per giovedì 9 giugno alle 21 l’incontro con Azra Nuhefendić, qui in dialogo con Daniele Frisco. Giornalista di origine bosniaca, dal 1995 vive e lavora a Trieste. Dopo aver scritto per il noto quotidiano Oslobodjenje di Sarajevo, negli anni Ottanta si è trasferita a Belgrado, dove ha lavorato per la radio e la TV fino allo scoppio della guerra. Ha vinto numerosi e prestigiosi riconoscimenti per l’attività giornalistica svolta e oggi collabora con il quotidiano Il Piccolo ed è corrispondente per Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa. Durante la serata racconterà l’atmosfera della Sarajevo degli anni Ottanta e la vita nei mesi che hanno preceduto la guerra e l’assedio della capitale bosniaca.
Direzione scientifica a cura del consulente storico del Consorzio Villa Greppi Daniele Frisco.
Antico Granaio di Villa Greppi
via Monte Grappa, 21
Monticello Brianza