“Tieni per te le tue paure, ma condividi con gli altri il tuo coraggio” (Robert Louis Stevenson)
iterfestival è la kermesse che per più di un mese promuove in Brianza un cartellone di appuntamenti legati al mondo dell’editoria. Promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi con la direzione artistica de Lo Sciame Libri di Arcore, la quinta edizione del festival ha come tema “Coraggio”. Il coraggio di chi ancora scrive libri, di chi
racconta, di chi documenta, il coraggio di chi ancora legge, esce di casa per incontrare un autore, per scambiare opinioni, per aprire la mente, il coraggio di chi ancora organizza eventi, presentazioni, apre le sale, accoglie il pubblico.
Sabato 5 marzo è in programma l’incontro con la scrittrice Dacia Maraini, che a Iter presenta il suo nuovo libro, “Caro Pier Paolo” (Ed. Neri Pozza), in dialogo con Martina Garancini.
Pier Paolo Pasolini è un autore di culto anche per i più giovani. La sua è stata una vita fuori dagli schemi per la forza delle sue argomentazioni, l’anticonformismo, l’omosessualità, la passione per il cinema, la sua militanza e la morte violenta e oscura. Sono passati cento anni dalla sua nascita e quasi cinquanta dalla sua scomparsa, eppure è ancora vivo, nitido, ancora capace di dividere e di appassionare. E Dacia Maraini, una delle amiche più vicine a Pier Paolo nella seconda parte della sua vita, ha deciso di ricordare e raccontare quel mondo perduto, gli amici che lo hanno frequentato, la società letteraria di cui ha fatto parte. In queste pagine la scrittrice intesse un dialogo intimo e sincero capace di prolungare e ravvivare un affetto profondo, nutrito di stima, esperienze artistiche e cinematografiche, idee e viaggi condivisi con Alberto Moravia e Maria Callas alla scoperta del mondo e in particolare dell’Africa. Lo stile intessuto di grazia e dolcezza, ma anche razionale e fermo, fanno di questo disegno della memoria che unisce passato, presente e futuro, un’opera significativa per capire oggi chi è stato davvero un uomo che ha fatto la storia della cultura del Novecento.
FOCUS AUTORE – Dacia Maraini è autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie e saggi tradotti in oltre venti paesi. Discendente da una antica famiglia siciliana, ha trascorso parte dell’infanzia in un campo di concentramento giapponese a causa delle idee politiche dei suoi genitori. Diventata maggiorenne raggiunge il padre a Roma dove si mantiene lavorando come archivista, segretaria e giornalista, e comincia a collaborare con diverse testate giornalistiche. Nel 1962 pubblica il suo primo romanzo La vacanza. Nel 1965 incomincia ad interessarsi di teatro e, nel 1973, fonda il Teatro della Maddalena, gestito e diretto da sole donne, con l’obiettivo di informare il pubblico di specifici problemi sociali e politici. In quegli anni scrive altri romanzi di successo ma la consacrazione letteraria arriva nel 1990 quando viene pubblicato La lunga vita di Marianna Ucria, accolto molto positivamente dalla critica e dal pubblico e vincitore del Premio Campiello. Nel 1994 ha scritto Voci, anch’esso vincitore di molto premi letterari, offre una nuova interpretazione sul tema della violenza sulle donne. Con il volume di racconti Buio, nel 1999, si aggiudica il Premio Strega. I grandi temi sociali, la vita delle donne, i problemi dell’infanzia saranno sempre al centro delle sue opere successive.
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