“Quando andrò in Afghanistan per raccontare la ritirata, l’ennesima, dell’Occidente, porterò con me questo libro di Farhad Bitani. Perché raramente ho sentito, in un libro che parla di molte cose, l’odore della guerra: fumo, sudore, pane stantio e immondizie. È l’odore delle cose che non sono più e non sono ancora morte. […]Racconta cose terribili e piccoli gesti della vita quotidiana che, in quello spazio, hanno un significato arcano e difficile. Guarda dentro con infinita pazienza. Racconta di qualcuno che è stato ucciso. Le parole non esprimono emozione: è un fatto. Si nasce, si combatte, gli amici muoiono, i nemici muoiono, si muore noi stessi.”
(Domenico Quirico)
Focus Autore
Farhad Bitani, nato a Kabul il 20 settembre 1986, è un educatore afghano. Ultimo figlio del Generale Mohammad Qasim, che combatte per liberare l’Afghanistan dalla dominazione sovietica. Farhad Bitani ha servito come ufficiale nell’Esercito afghano durante la missione ISAF. Dal 2012 si è congedato per dedicarsi alla promozione della pace e del dialogo interreligioso e interculturale. Dopo la pubblicazione, nel 2014, del suo libro L’Ultimo Lenzuolo Bianco, diventa protagonista di numerosissime conferenze in Italia e non solo, in cui racconta la sua esperienza in Afghanistan e il percorso di riflessione e cambiamento intrapreso dal suo arrivo in Italia. Abbiamo il piacere di averlo tra noi.
Biblioteca civica Mons. Galbiati
via Nazario Sauro, 36 (angolo San Carlo)
Verano Brianza