Vivere Villa Greppi
Il Progetto
Come naturale conseguenza del “ritorno a casa” delle opere di Alessandro Greppi, il Consorzio ha doverosamente sentito il bisogno di avviare un progetto di valorizzazione del patrimonio storico e artistico, mobile e immobile della villa, tracciando un cammino parallelo alla catalogazione progressiva dei singoli disegni.
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Il progetto, ideato e attivato dalla Cooperativa Brig, ha come fulcro l’esposizione delle opere del Fondo, collegata ad iniziative volte alla fruizione ed alla conoscenza della villa, quale pretesto per allargare lo sguardo sulla storia del territorio circostante. È nato così, nel 2007, un piano di lavoro pluriennale che, nel 2011, ha generato il “brand” Vivere Villa Greppi.
Obiettivi
Vivere Villa Greppi si pone l’obiettivo di raccontare e approfondire una parte della storia della famiglia Greppi e del territorio circostante, partendo dall’archivio del Consorzio e proseguendo con gli archivi locali, principalmente dei Comuni di Casatenovo e Monticello Brianza. Si prosegue con la raccolta delle testimonianze orali di persone in grado di ricordare momenti peculiari della storia della villa: dai tempi della Contessa Bice, nella prima metà del Novecento, a quelli della scuola, per scoprire dettagli preziosi per una ricostruzione virtuale degli ambienti interni e delle funzioni ad essi attribuite nel tempo.
Azioni
La fruizione dei luoghi viene resa possibile attraverso la realizzazione di aperture di ambienti interni della villa in concomitanza con eventi particolari, quali esposizioni al pubblico dei disegni o la proposta di spettacoli teatrali, concerti, mostre e performance di artisti locali e degustazione di prodotti gastronomici del territorio.
Le stanze raccontano
Purtroppo l’assenza degli arredi originali in tutte le stanze della residenza e le condizioni di conservazione di alcuni complementi come camini, specchiere, porte e infissi rendono difficoltoso per alcuni cogliere la bellezza del luogo e immaginarne i fasti del passato.
Si è così scelto, attraverso lo studio a la raccolta di fonti orali, di realizzare un percorso museale semipermanente dal nome Le stanze raccontano.
La lettura cartografica dei catasti settecentesco e ottocentesco, le riproduzioni di opere di Alessandro Greppi, stralci di diari, foto e oggettistica d’epoca, oltre che alcune postazioni multimediali con tracce audio e proiezione di immagini del passato offrono la possibilità di rivivere atmosfere ormai perdute.
Laboratori didattici per la scuola
Il progetto rivolge particolare attenzione al mondo della scuola attraverso laboratori didattici ideati e strutturati sull’osservazione diretta delle opere di Alessandro e su attività pratiche che si svolgono, spesso, all’aperto, nel contesto naturalistico del parco. I riferimenti al quadro storico e sociale brianzolo tra il XVIII e XX secolo rappresentano una costante nell’interazione con gli studenti, sia della scuola primaria, sia della scuola secondaria.
Vivere Villa Greppi
I disegni. La Villa. Il territorio
Villa Greppi è un luogo speciale, un luogo con una lunga storia tracciata da persone diverse, che hanno vissuto questo posto intensamente. Il parco, la villa, le pertinenze rustiche custodiscono memoria di quello che furono e serbano il fascino di epoche passate. I segni del tempo sui muri e l’eleganza dei giardini si uniscono, dando vita a un’atmosfera dalla grande forza evocatrice.
Dedicata a questo luogo e alla sua storia e curata dall’associazione Brig – cultura e territorio, la rassegna “Vivere Villa Greppi. I disegni. La villa. Il territorio“ vuole essere lo strumento per avvicinare il pubblico all’incanto di Villa Greppi, aprendo finestre sulle diverse “stanze” del suo passato, con appuntamenti serali dedicati al racconto storico, che vedono per protagonista non solo la residenza, ma anche il territorio in cui si trova, la Brianza. Completa il progetto un calendario di percorsi guidati a piedi, ispirati alle testimonianze di Alessandro Greppi, che ne ha raccontato nei suoi diari e che spesso ne ha raffigurato le bellezze naturalistiche e artistiche nelle sue opere.
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